Nella regione storica del Logudoro, che occupa la parte centro-settentrionale della Sardegna, sorge una vasta e spettacolare area archeologica funeraria, dove spiccano per grandezza e stato di conservazione tre tombe scavate nella roccia.
Con 18 camere una delle sue sepolture ipogeiche è tra le più vaste del Mediterraneo. La necropoli prenuragica di Sant’Andrea Priu si erge su una piana a meno di dieci chilometri da Bonorva e a 500 metri dalla chiesa campestre di santa Lucia. Nelle vicinanze ci sono la fonte di Lumarzu e i nuraghi Puttu de Inza e monte Donna. Il complesso funerario è composto da venti domus de Janas risalenti al neo-eneolitico (IV-III millennio a.C.), scavate sulla parete e sul pianoro di un affioramento trachitico alto 10 metri e lungo 180. Al loro interno sono riprodotti particolari architettonici abitativi per ricreare ambienti simili alla casa del defunto.
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Modalità di accesso :
Da Bonorva uscire in direzione SP43. Dopo 6,8 chilometri svoltare a destra (seguire indicazione chiesa di Santa Lucia). Continuare per altri 2,6 chilometri fino ad arrivare a destinazione. Il sito è comunque ben indicato e l’ingresso è a pagamento..